“Farmaci dimagranti e perdita di muscolo: l’errore che molti commettono con Wegovy, Mounjaro e Retatrutide”

 

 

Autore: Roberto Eusebio – Preparatore Fisico

Negli ultimi anni, farmaci come Semaglutide (nome commerciale Wegovy), Tirzepatide (Mounjaro) e la più recente Retatrutide – ancora in fase di approvazione da parte della FDA – stanno rivoluzionando il trattamento dell’obesità e del sovrappeso. Questi farmaci agiscono sui recettori GLP-1, GIP e glucagone, influenzando positivamente l’appetito, il metabolismo e la gestione del glucosio.

Tuttavia, dietro l’apparente “soluzione rapida” alla perdita di peso, esiste un aspetto critico che spesso viene trascurato: la perdita di massa muscolare.


Come agiscono Semaglutide, Tirzepatide e Retatrutide

  • Semaglutide (Wegovy) è un agonista del recettore GLP-1 che riduce l’appetito e rallenta lo svuotamento gastrico, portando a una minore assunzione calorica.

  • Tirzepatide (Mounjaro) agisce sia sui recettori GLP-1 che GIP, potenziando ulteriormente la regolazione glicemica e la perdita di peso.

  • Retatrutide, ancora in fase sperimentale, rappresenta un’evoluzione ulteriore grazie alla tripla azione sui recettori GLP-1, GIP e glucagone, con risultati promettenti nella riduzione della massa grassa.

Il problema comune a tutte queste molecole è che non distinguono tra grasso e muscolo: il dimagrimento indotto coinvolge anche la massa magra, cioè i muscoli.


La perdita di massa muscolare: una lacuna importante

In qualità di preparatore fisico, ho avuto modo di seguire diversi soggetti in cura con queste terapie farmacologiche. Attraverso controlli biometrici e analisi della composizione corporea, la costante osservata è stata sempre la stessa:

insieme al grasso corporeo, si perde una percentuale significativa di massa muscolare.

Questo rappresenta un serio problema, poiché la massa muscolare è direttamente collegata al metabolismo basale. Quando i muscoli diminuiscono, il corpo consuma meno energia a riposo.

Una volta terminata la terapia farmacologica, il rischio è di riprendere peso più facilmente, perché il metabolismo risulta più lento rispetto a prima del trattamento.


Perché è essenziale allenarsi in palestra durante la terapia

L’unico modo per contrastare questa perdita muscolare è abbinare al trattamento farmacologico un programma di allenamento mirato, costruito su misura e monitorato da un professionista qualificato.

L’attività fisica, in particolare quella da palestra con esercizi di forza e resistenza, consente di:

  • mantenere e aumentare la massa muscolare;

  • preservare un metabolismo efficiente;

  • migliorare la composizione corporea (meno grasso, più muscolo);

  • favorire un mantenimento duraturo dei risultati ottenuti.

Senza questo approccio integrato, il rischio è di ritrovarsi a fine trattamento con un corpo sì più leggero, ma anche più debole e predisposto a riprendere peso.


Conclusioni

Le nuove terapie a base di Semaglutide, Tirzepatide e Retatrutide rappresentano strumenti potenti nella lotta contro l’obesità, ma non possono sostituire uno stile di vita attivo e un percorso di allenamento personalizzato.

La chiave è sempre la stessa: preservare la massa muscolare per mantenere alto il metabolismo basale e garantire una forma fisica sana e stabile nel tempo.

Come preparatore fisico, il mio consiglio a chi intraprende queste cure è di affidarsi a un percorso di allenamento strutturato e monitorato, per assicurarsi che il dimagrimento sia non solo efficace, ma anche sostenibile e salutare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *