Ciao Roberto,
Mi chiamo Nicola, ho letto il tuo articolo riguardante le conseguenze degli strascichi da covid 19. Anche io purtroppo me lo sono preso circa 2 mesi fa ,con annessa polmonite interstiziale ecc…da atleta semi-pro sento tutti i sintomi e postumi che descrivi tu nonostante dalle lastre e dalla spirometria che ho fatto non risultino drastici cali di valori. Diciamo che sto bene ma ho sempre come una sensazione di pesantezza sul petto e una sensazione di respiro affannoso quindi ahimè non mi sto più allenando…
Ti volevo solo chiedere se tu a distanza di parecchi mesi, dopo le cure che hai fatto ti sembra di aver recuperato completamente e con quali farmaci ti sei curato precisamente? Penso che seguirò il tuo percorso sicuramente. Grazie mille
Buona serata
Ciao Nicola,
Intanto devo sottolinearti che la ripresa è abbastanza lunga, questo non solo perchè si tratta di “Covid”, poichè anche un importante polmonite lascia gli strascichi che descrivi.
L’intensità o carica virale con la quale hai preso la polmonite interstiziale, nonchè l’efficienza del tuo sistema immunitario determinano la gravità e gli strascichi che lascia questa malattia.
Qualsiasi tipo di infiammazione batterica o virale che comprenda i polmoni o non, provoca uno stato di attivazione del sistema di coagulazione inducendo uno stato di ipercoagulabilità ed esponendoci quindi a un alto rischio di embolie o trombi.
Conosciamo che i trombi, sono ostruzioni di coauguli o altro che riguardano esclusivamente una natura di tipo sanguigno e soprattutto riguardante il circolo venoso, mentre gli emboli riguardano i vasi arteriosi e possono essere determinati non solo di natura sanguigna ma per esempio da un cristallo di colesterolo o una bolla d’aria.
Ricordo nel caso di Atleti, professionisti o non, che hanno fatto uso di sostanze dopanti, oppure in soggetti sottoposti a TRT, dove il sangue è perennemente “più corposo”, cioè la sua parte corpuscolata (eritrociti, emoglobina, ecc..), quindi l’ematocrito oltre il 50%, fa si che la possibilità di aggravare ulteriormente l’effetto collaterale dell’infezione da Covid o altre, sia fondamentalmente più marcata.
Premesso questo’, il consiglio che ti do a prescindere dalla saturazione di ossigeno nel sangue o dalla spirometria, è quello di farti prescrivere dal medico (Pneumologo o Specialista delle malattie respiratorie) una Tc toracica con e senza liquido di contrasto, la sola radiografia a parte il tessuto cicatriziale che puo’ provocare l’infezione, non è spesso sufficiente ad evidenziare gli altri problemi descritti.
Come nel mio caso e sono quasi giunto al termine della terapia con anticoaugulanti, (potrebbero essere utilizzati ad esempio, Eparina a basso peso molecolare, Pradaxa, Eliquis, Coumadin, ecc..), durata 6 mesi circa, saranno gli specialisti medici in questo caso Ematologi, a studiare un piano terapeutico e il farmaco da utilizzare, qualora dalla TC risultassero evidenti Trombi o Emboli nella capillarizzazione alveolo polmonare.
Tieni presente, come mi hai chiesto, “tempisticamente” parlando, l’infezione acuta l ho trascorsa a Marzo (in Lock Down), siamo a Dicembre, ora sto bene e riesco ad allenarmi come prima di questa malattia.
Ricordo tuttavia che il sistema circolatorio umano comprende tutto il corpo, quindi tali problemi non sono esclusivamente legati ai polmoni, ma anche ad altri organi del corpo, certo a livello polmonare probabilmente, l’atleta se ne accorge prima.
Ti allego un altro link, riguardante l’ossigenazione del sangue e il pulsossimetro o ossimetro che potrai trovare interessanti.
A presto