RELAZIONE E FITNESS
Le capacità relazionali nel fitness,
la scelta del professionista
di
Benedetta Vannacci
RELAZIONE E FITNESS
Dopo anni da appassionata corsista, tanto da farmi prendere il diploma FIF (federazione italiana fitness), mi sono avvicinata per necessità estetico/funzionali alla sala pesi e al mondo del body building.
Una brutta disavventura con uno dei ciarlatani di turno aveva compromesso la mia muscolatura e la mia linea.
Non sapevo da dove iniziare.
Tuttavia per prima cosa avrei dovuto trovare qualcuno di davvero competente che mi avrebbe guidato … Ma chi ?
A questo punto dovevo iniziare ad orientarmi in questo settore specifico del fitness per trovare la figura più adatta alle mie esigenze.
Ho iniziato a fare ricerche su internet e le figure che venivano di volta in volta citate erano svariate.
Personal trainer, preparatore atletico, coach, esperto di fitness … Differenze, similitudini, abilità ?
Quello che è un mondo ben strutturato all’interno, all’esterno sembrava essere parecchio complesso e sovrapposto.
RELAZIONE E FITNESS
In fin dei conti io sono sempre stata un’appassionata di step e circuiti e non mi ero mai posta il problema.
Inoltre ammetto anche di avere sempre avuto un certo pregiudizio per quello che era l’allenamento person to person, per me “uno poteva fare anche da solo!”.
Usando google ho iniziato a farmi un’ idea delle varie professionalità e delle loro abilità, nonchè prerogative … si, perchè si tratta di veri professionisti e anche con cv davvero eccellenti.
A questo punto dovevo trovare una persona capace di ascoltare ciò di cui avevo veramente bisogno.
Da laureanda di relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa so quanto è importante l’ascolto per costruire una partnership vincente, se ciò non accade il progetto, l’obbiettivo, la finalità comune non potrà mai arrivare ad un risultato soddisfacente.
Secondo da quanto da me osservato in questo fran
RELAZIONE E FITNESS
gente ma anche avvalendomi di quella che già era vita vissuta, si può affermare che nell’ambito relazionale il professionista del fitness può agire in quattro modi:
Passivo: che si adegua al conteso e a ciò che vuole il cliente. Non fa ciò che è meglio per lui ma ciò che vuole lui.
Reattivo: reagisce ai cambiamenti perchè teme cadute poco favorevoli. Si relaziona secondo l’occorrenza.
Proattivo: promotore di un cambiamento facendo pressione, coalizzandosi con il cliente, sensibilizzandolo sul reale problema.
Interattivo: ascolta in maniera attiva, monitorando l’evolversi della situazione per un dialogo continuativo e costruttivo.Ha una forte integrità professionale.
Per risultare davvero vincenti in questo campo,che io definirei a questo punto del wellness a tutto tondo,bisogna che il professionista in questione non abbia solo conoscenze tecniche ma anche doti relazionali.
L’intelligenza emotiva,definita da Goleman come “la capacità di monitorare i propri sentimenti e quelli altrui al fine di raggiungere gli obbiettivi” risulta essere requisito necessario,così come la capacità di mettersi in discussione.
Quando ho incontrato Roberto Eusebio ero già abbondantemente a conoscenza di tutte le sue esperienze e meriti professionali, croce e delizia del web. Colui che esprimeva in maniera chiara, semplice senza preamboli la strada, la strategia da seguire riguardo la forma fisica che desideravo.
La capacità di ascoltare davvero empaticamente,unita ad una grande umiltà, passione e professionalità per il proprio lavoro, mi ha fatto comprendere che avevo davvero trovato la persona che stavo cercando.
Benedetta
RELAZIONE E FITNESS