Il lavoro, una questione di dignita’
Il lavoro, una questione di dignita’ – In questo periodo non si sente altro parlare che di una situazione politica e di una situazione economica Nazionale molto precaria, oserei dire sull’orlo di un collasso.
Ora io non prendo parte politica e non giudico le scelte che i governi stanno facendo, non e’ il mio lavoro.
Ma voglio far riflettere su un punto di cui si sta dibattendo parecchio.
“IL REDDITO DI CITTADINANZA”
Apparentemente è una gran bella cosa, aiutare i più deboli o i meno abbienti.
La questione politica riguardo dove trovare il denaro per aiutare tutti o aiutare i selezionati, non voglio considerarla, anche se mia spassionata opinione è che se stiamo affrontando una crisi economica dove prendiamo questi soldi, e se soldi ce ne sono perchè non creare lavoro aziende, o mettere in condizioni le aziende stesse di assumere queste persone senza lavoro?
Il lavoro, una questione di dignita’
Tanti si illudono che togliendo i vitalizi o i mega stipendi ai politici si risolva il quesito di dove trovare denaro, ma questa è davvero una minima e oserei dire insignificante risorsa per ovviare al problema inerente alla quantità di denaro che necessita per soddisfare la richiesta a cui porterà il reddito di cittadinanza.
Premesso questo, che non è mia prassi esporre, volevo soffermarmi invece sulla dignità dell’uomo.
Mi metto nei panni di colui che non ha un lavoro un reddito.
Cosa preferirei per la mia integrità morale??
Dei soldi mensili o un lavoro che possa dare un significato alla mia esistenza e non farmi sentire una nullità?
“Il Lavoro nobilita l’uomo” è proprio vero!.
Il lavoro, una questione di dignita’
Molti e sempre in maggior numero percentuale approcciano all’attività fisica non per una forma estetica fine a se stessa ma bensì per una riconsiderazione della propria persona a 360°, ritrovare un integrità con se stessi, persa per svariate vicessitudini psicologiche, morali, successe nella propria vita, ad esempio, perdita di un proprio caro, separazione coniugale, oppure molto più frequente perdita del lavoro.
La preoccupazione iniziale di quest’ultima sembrerebbe quella del mantenimento o sostentamento, ma andando oltre è anche una situazione molto spiacevole che si riperquote a livello psicologico sulla persona come un fallimento esistenziale.
Il lavoro, una questione di dignita’
Siamo tutti figli dell’Italia, e per tale affermazione mi viene in mente i miei figli.
Le sto insegnando tutto quello che posso per fare in modo un domani di essere autosufficienti, poichè un domani io non ci sarò piu’.
Cosa succederà quando lo stato non avrà più risorse, quando i debiti saranno così alti che non si potranno più mantenere queste scelte??
Ora capisco perchè gli scienziati sostengono che nel 2020 si arriverà ad avere il più alto tasso di depressione!!
Il lavoro, una questione di dignita’