Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

Farine bianche: il veleno sulle nostre tavole
  • Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

 
Farine bianche
 
Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole – La farina bianca raffinata, e’  il tipo di farina presente sulle nostre tavole più comune, ed è presente sotto forma di pane, pasta e dolci.
E’ giusto specificare che questo prodotto e’ un prodotto industriale e non ha quasi più niente di naturale in quanto è stato privato di due parti fondamentali del seme del grano:
La crusca all’esterno ed il germe all’interno.
La farina 00 è quindi la farina più raffinata in assoluto, nella quale vengono scartate tutte le parti esterne del grano che contengono fibre, germe, vitamine, sali e aminoacidi.
Del chicco del grano resta solamente amido e glutine.
È bianchissima e impalpabile ed e’ molto più facile da lavorare rispetto le altre farine.
La farina “00” è un carboidrato che contiene glutine e amido, apporta all’organismo pochi nutrienti  per via della sua depauperazione di nutrienti durante la raffinazione in questo modo il nutriente che rimane contribuisce sopratutto purtroppo all’aumento della glicemia, facendo produrre immediatamente insulina al corpo.

Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

È utilizzata per la realizzazione di dolci molto soffici, per rendere dense creme e sughi, o per preparare paste fresche all’uovo.
La caratteristica di questa farina di alzare la glicemia quindi l’insulina, aiuta a favorire ovviamente il deposito del grasso nel corpo, il passaggio ad un rapido aumento di peso e aumento dei trigliceridi , che può portare nel tempo a malattie cardiache, diabete, e come diceva il Professor Umberto Veronesi, essa appartiene ai tre veleni bianchi presente sulle nostre tavole (farine raffinate o bianche, zucchero, latte), per la probabile attribuzione dell’insorgenza di alcuni tumori.
Inoltre vi è un altro deterrente negativo, che per farla così bianca la farina è spesso trattata e sbiancata chimicamente.
Qualcuno potrebbe affermare che oggi lo sbiancamento delle farine è stato vietato dalle leggi vigenti poichè nocivo alla salute, ma con tutto questo import ed export del mercato libero siamo così certi che non venga ancora fatto?

Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

 

I produttori industriali di farine utilizzano prodotti chimici per lo sbiancamento, che sono purtroppo nocivi alla salute, ad esempio, ossido di azoto, di cloro e nitrosyl, perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari, eccetera.
Le farine vengono persino sbiancate chimicamente con ossido di azoto e di cloro, formando un potente veleno che si chiama allossana, usato per causare stati diabetici negli animali da laboratorio.
Consumare alimenti prodotti con farina integrale (o di agricoltura biologica) come la pasta ed il pane integrali, è sicuramente una forma di alimentazione a più elevato valore nutritivo e meno dannoso per l’organismo rispetto una dieta ricca di cibi prodotti con farine raffinate.
Tanti anni fa la farina era raffinata in modo diverso, manualmente (col setaccio), questo garantiva un prodotto più genuino e salutare.
Per gli alimenti composti da farina bianca si parla opportunamente di “calorie vuote” in quanto assumendo troppi carboidrati semplici si giunge alla situazione simile a quella dell’assunzione degli zuccheri con:

Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

 

aumento del glucosio nel sangue
produzione di insulina
soppressione del glucagone (ormone che favorisce il consumo dei grassi e degli zuccheri)
soppressione dell’ormone della crescita (che è quello che favorisce l’aumento della massa muscolare
aumento della sensazione di fame
Si può comprendere come l’eccesso di carboidrati faccia ingrassare, impedisca l’utilizzo del grasso accumulato da parte del nostro organismo quindi renda impossibile la diminuzione del peso corporeo e, nello stesso tempo, faccia aumentare lo stimolo della fame, poichè i carboidrati attivano gli stessi processi neurologici degli oppiacei, quindi più se ne mangiano, più il corpo li richiede.

TIPOLOGIE DI FARINE:

farina “00” (letteralmente doppio zero). E’ una farina assolutamente priva di crusca, e quindi bianchissima. Viene chiamata anche “fior di farina”. Viene impiegata per le paste alimentari e dolci.
farina “0”. Meno bianca della farina “00” in quanto possiede una piccola percentuale di crusca. E’ la farina normalmente utilizzata per la panificazione e per la pasta fresca.
farina “1”. Ancora meno bianca della farina “0” in quanto possiede una percentuale maggiore di crusca. Utilizzata per il pane e per le pizze
farina “2”. Si può considerare una farina semintegrale poco consumata ma rappresenta una buona alternativa alla farina bianca quando non si è abituati alla farina integrale.
farina integrale. Contiene la massima quantità di crusca e risulta più’ ricca di fibre, di vitamine e di minerali rispetto alle farine bianche.

DA QUANDO CONSUMIAMO FARINA BIANCA

Molti anni fa il pane veniva fatto esclusivamente con la farina integrale setacciata a mano o meccanicamente.
Solo negli ultimi 50 – 60 anni è stato introdotto il pane bianco, simbolo di un progresso economico e tecnologico che purtroppo non ha tenuto conto della salute degli esseri umani.
Sempre nel dopo guerra, la coltivazione del grano ha subito delle profonde modifiche in seguito alla meccanizzazione e alla coltura agricola intensiva. La selezione genetica ha favorito le varietà più produttive e più adatte alla meccanizzazione come ad esempio il grano con stelo corto (perchè meno soggetto agli eventi atmosferici). Si è iniziato a fare massiccio impiego di concimi chimici per assicurare la massima resa produttiva, a fare uso dei diserbanti e  antiparassitari.
Sia i metodi di produzione sia l’impoverimento della farina raffinata con la totale sottrazione della crusca e del germe, non hanno tenuto conto della salute del consumatore e l’integrità dell’ambiente
Si e’ lasciato sicuramente ampio spazio al business e l’avvento del consumismo!

CONSUMO DI FARINA BIANCA

Chi non ha provato ad impastare la farina integrale per fare il pane o la pasta in casa, le nostre mamme o le nostre nonne sanno bene come sia difficile far “legare” l’impasto.
Per avere una buona coesione della farina e dare forma all’impasto infatti viene aggiunta della farina bianca che fa da collante.
Infatti la farina bianca veniva usata, sciolta in acqua, per attaccare i manifesti o per rilegare i testi antichi.
E’ proprio questa proprietà che, sopratutto nell’ultima parte dell’intestino, il colon, crea degli strati collosi che, col tempo possono diventare incrostazioni molto spesse e restringere il passaggio intestinale causando seri problemi.
Si possono verificare delle infiammazioni delle pareti intestinali.
Le conseguenze o effetti collaterali possono essere: emicranie croniche, allergie, acne, psoriasi ed altre malattie della pelle, disturbi alla prostata, diverticoli, gravi costipazioni, prolassi intestinali, artriti, reumatismi, disturbi cardiaci, asma, problemi respiratori, noduli al seno, perdita di vitalità, stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione, aggressività, attacchi di panico, infezioni, infiammazioni, poliartrite, problemi ai capelli, parassitosi intestinale ecc.

Farine bianche – il veleno sulle nostre tavole

 

La farina bianca 00 è un alimento che negli ultimi 60 anni e’ presente in pane, pasta, pizze, panini, merendine e dolci. Anche se derivata dai cereali, spesso geneticamente modificati , nulla ha di naturale essendo stato ogni suo chicco privato di due parti fondamentali come la fibra e la crusca esterna, e il germe di grano o embrione interno.
Questo implica una perdita netta di preziosissimi micronutrienti.
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente.
Il pancreas, l’organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è indaffarato dall’improvviso aumento di zuccheri
Il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia, spossatezza, confusione mentale, debolezza.

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Possiamo concludere dicendo che se due gruppi di persone sono alimentate con lo stesso numero esatto di calorie, ma un gruppo prende le calorie dallo zucchero e da prodotti raffinati, mentre l’altro gruppo consuma le calorie sotto forma di cereali integrali, frutta e verdure, il primo gruppo aumenterà facilmente di peso, l’altro gruppo no.
Inoltre e’ possibile trovare diversi ADDITIVI NEL PANE.
Nei pani speciali ve ne sono molti di più perchè vengono aggiunti al latte in polvere, allo strutto, agli oli, ecc. per la conservazione, per il colore, per l’emulsione ecc.
Si dovrebbe chiedere al proprio panettiere di fiducia l’elenco degli ingredienti e degli additivi del pane che acquistiamo per un consumo più consapevole.
Non lasciatevi ingannare dalle pubblicità che evidenziano prodotti come cereali integrali, in realtà non lo sono. Possono avere una qualche quantità di cereali integrali all’interno, ma ci possono essere un sacco di altri ingredienti inutili e malsani. Se il pane è morbido è molto difficile che sia davvero integrale, potrebbe non esserlo, Assicuriamoci di leggere tutti gli ingredienti con cura su tutti i prodotti che compriamo.
 

Pane e pasta

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