DOPO I 30 UNO SFASCIO
DOPO I 30 UNO SFASCIO – Ogni donna che si rispetti, ad un certo punto della propria vita, si ritrova di fronte ad una prova che le ricorda inevitabilmente che non è più una teenager. Io lo chiamo “il test dell’ insalata”.
È il nome, neanche tanto fantasioso, con cui descrivo il momento in cui ci si rende conto che non può più usare la saliera per condire l’ insalata (sennò cos’ altro?!) perché si ha il tricipite che ballonzola da una parte all’ altra. Stessa cosa succederebbe se si avesse la sfortuna di dover richiamare l’ attenzione di qualcuno a braccia alzate.
Quella parte del corpo- il suddetto tricipite- parla di noi in modo inequivocabile, come zone quali collo o mani.
Il “sottobraccio” ,come di solito viene chiamato dai profani, è una di quelle zone che, passato qualche decennio, cede inesorabilmente se non allenato a dovere. Questo si sottolinea in modo particolare dopo la trentina, ma sappiate che lo stesso discorso vale per tutto il resto del corpo.
Qualsiasi persona che si intenda di un minimo di fitness sa che l’ allenamento va calibrato nel corso degli anni, proprio per andare incontro a quelli che sono i cambiamenti fisiologici dovuti al passare del tempo.
In pratica se tra i 20 e 30 anni ho bisogno di un tipo di allenamento, tra i 30 ed i 40 ne avrò bisogno di un altro e così via.
Il problema è che questa consapevolezza non è di tutti, ma anche la refrattarietà delle persone è un bell’ ostacolo. Infatti è difficilissimo:
- far cambiare routine d’ allenamento ad un soggetto in quanto abitudine consolidata;
- fargli capire che quello che si faceva ad oggi non va più bene;
- far capire ad una persona che si uccideva di aerobica che dopo i 30 deve integrare in maniera sostanziale con i pesi.
Vi garantisco che tutto ciò è molto arduo.
Un soggetto si trova prima o poi a scontrarsi con questa realtà.
Dopo i trenta un corpo sottoposto alla sola attività aerobica si svuota in modo totalmente diverso da prima perché, se la gioventù ti rendeva la ciccia e i tessuti compatti, ora il prolasso cutaneo è inevitabile, anche se pesi come una piuma.
Avete fatto caso a persone che, nonostante siano magrissime, hanno quell’ “effetto cellulite” anche sulle braccia? Sappiate che quell’ inestetismo è dovuto ad una mancanza di trofia muscolare e niente ci fai col tapis roulant! Quindi l ‘aspetto tonico e asciutto non dipenderà più solo dalla percentuale di grasso corporeo ma anche dalla qualità dei nostri muscoli. Io ho portato ad esempio il tricipite perché è il caso per eccellenza, ma questo vale per ogni parte del corpo.
Quindi se volete essere belle non avete scelta e dovete per forza tonificare più che sudare!
Quindi appuntatevi 2 cose:
-dopo i trenta via libera alla tonificazione completa;
– rivedere il programma di allenamento/alimentare, ottimizzando l equilibrio tra ore di cardio e tonificazione;
Consiglio: Per il prolasso cutaneo fanno bene anche i massaggi e creme elasticizzanti, ma per togliere “l’ effetto budino” ci vuole la sala attrezzi: l’ ideale sarebbe integrare.
Io vi consiglio sempre di affidarvi ad un unico professionista che vi segua a 360 gradi.
A presto
Fitness’ girl.
DOPO I 30 UNO SFASCIO