ALLENAMENTO CON TESTA

 

ALLENAMENTO CON TESTA

Ho spesso descritto come l’attività fisica, possa insegnare ad ascoltare e tradurre gli stimoli che dal cervello portano al corpo e viceversa, dal corpo al cervello.

Ascoltare, sentire, percepire ciò che stiamo facendo in modo da tradurne il significato.

In quest’occasione voglio sottolineare, l’importanza dell’isolamento di ogni singolo distretto muscolare, per ottenere il massimo beneficio di congestionamento.

Come sempre insegno che il primo stimolo, il più importante che arriva al muscolo, e’ quello trasmesso dal cervello.

Non dobbiamo sollevare pesi, ma congestionare i muscoli, l’approccio e’ completamente diverso, ed e’ proprio questo che fa la differenza tra un atleta e l’altro.

La mente e’ il motore principale ed indispensabile per la buona riuscita del workout.

L’allenamento lo considero una sorta di meditazione, se non siamo concentrati, cause esterne che ci obbligano a preoccupazioni che distolgono tale concentrazione, sarebbe meglio rimandare la seduta di allenamento;

Tuttavia allenarsi, “come sfogo”, poiché arrabbiati, stressati o quant’altro non e’ sbagliato;

il beneficio dell’allenamento in questo caso, lo si ha in prevalenza per la nostra mente, questo porta comunque ad una stabilità, serenità emotiva, che caratterizzerà i prossimi allenamenti come descritto.

Faccio un esempio:

Proviamo senza carico, a contrarre un bicipite, con molta energia ripetute volte, strizziamolo il più possibile fino quasi a farlo scoppiare.

I giorni dopo avremo un effetto DOMS molto evidente, a volte più evidente che in seguito ad una seduta di allenamento !!

Questo fa capire come mai, dopo una gara, l’atleta accusa forti DOMS.

Per esibire i muscoli li contrae tutti con una congestione incredibile enfatizzata dall’ adrenalina prodotta, durante la competizione.

Tutti i movimenti muscolari del corpo sono originati da impulsi elettrici generati dal cervello.

I muscoli, stimolati da questi impulsi, reagiscono contraendosi;

tutta la possibilità di movimento dell’uomo è correlata con la capacità fine che hanno i muscoli di reagire agli stimoli provenienti dal cervello.

Certo che di questa energia “elettrica” ne abbiamo a disposizione un certo quantitativo.

Allora ecco l’importanza di non dissipare tale energia, con sinergie muscolari incredibili, quando dobbiamo invece allenare un certo distretto muscolare.

Il carico in questo caso assume il ruolo di coordinatore;

se eccessivo il corpo e’ costretto ad utilizzare piu’ muscoli per poterlo sollevare, quindi l’elettricita’ a disposizione verra’ dissipata su piu’ muscoli, con una congestione inferiore sul muscolo di nostro interesse malgrado il carico sia superiore.

Certi culturisti, come ultimo esercizio, ad esaurimento del distretto muscolare, adottano la tecnica di un lavoro monolaterale.

Pensate dopo un allenamento estenuante delle gambe di dover fare le ultime 2/3 serie ad esaurimento di leg extension;

Se fate una gamba alla volta invece che tutti e due insieme vi accorgerete quanto contrarrete maggiormente ed esaurirete in modo piu’ efficace il vostro quadricipite.

In conclusione e’ giusto considerare l’ energia in termini di glicogeno muscolare, non tralasciamo però l’energia trasmessa dal cervello, indispensabile per la riuscita di un buon workout, fermo restando che anche questa energia ha bisogno di recupero, “RECUPERO NEURALE”, di cui ho parlato in precedenza.

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